18 Dicembre 2015
Birra Metzger: un antico marchio italiano, di nuovo sul mercato!
Carlo Dorna Metzger fondò l’omonima birreria nel 1848 in una località denominata “Fortino”, nel rione Valdocco di Torino. Nel 1859 la birreria cambiò denominazione in Società Perla Crova & Co-Luigi Vigna, mentre nel 1862 la fabbrica venne trasferita in via San Donato 68 angolo Via Bogetto.
Nel 1878 Carlo Metzger divenne l’unico proprietario, e nel 1888 la direzione passò al figlio Francesco Giuseppe, che forte degli studi fatti in Germania ed il lungo tirocinio presso fabbriche di birra tedesche diede un nuovo impulso all’azienda, innovandola e arrivando a conquistare una medaglia d’oro nell’Esposizione dell’Industria Italiana del 1898 a Torino.
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Nel 1903 l’azienda cambiò ancora denominazione in Società in Accomandita Semplice Birra Metzger-Torino di Carlo Dorna & C..
Successivamente grazie al contributo dell’architetto Pietro Fenoglio nacque la nuova fabbrica, notevole esempio di architettura industriale, ancora oggi esistente.
Negli Anni ’30 a seguito del regime autarchico imposto dalla dittatura fascista, che vietò di importare birra straniera, la produzione aumentò notevolmente conquistando anche i mercati coloniali dell’Africa orientale.
Nel 1942 un bombardamento distrusse parte dello stabile danneggiando molti macchinari, ma ciò non fermò la produzione, che seppur con mezzi di fortuna riprese molto velocemente. L’occupazione tedesca però portò problemi nell’approvvigionamento delle materie prime, costringendo la Metzger a ricorrere alla borsa nera per sopravvivere e a ricorrere a espedienti che permisero di risparmiare in termini economici, ma che ridussero la quantità del prodotto, come l’utilizzo di orzo tetrastico (ovvero con quattro file di chicchi, meno adatto dell’orzo diastico, ovvero con due file), risone (il riso grezzo) e granoturco, prelevati nelle campagne vicine. Inoltre venne riattivata la vecchia malteria della Fabbrica Boringhieri per tallire l’orzo (ovvero farlo germogliare, procedimento indispensabile per la produzione del malto).
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Per ovviare alla scarsità di orzo si iniziò a produrre con risultati soddisfacenti birra con l’avena, disponibile in grandi quantità.
L’inconveniente più grave fu difficoltà di chiarificazione, che necessitava di macchinari costosi e sofisticati per l’epoca.
Durante l’occupazione tedesca la produzione venne prelevata dai vari reparti a mezzo di buoni rilasciati dall’Alto commissariato tedesco, venendo così autorizzata la vendita solo ad alcuni esercizi frequentati dai tedeschi.
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Gli anni ‘50 videro sostanziali innovazioni riguardanti l’imbottigliamento e la pastorizzazione.
Nel 1952 nacque a Milano la Holding Mobiliare Industriale Cisalpina proprietaria della SPAM, che assunse il controllo della Birra Metzger e della Birra Cerevisia di Genova.
Gli anni ‘60 videro l’abbandono delle botti di legno sostituite da quelle in alluminio che permisero di raddoppiare la capacità, e nel 1964 venne sostituito il vecchio impianto con uno più efficiente da 350 HL.
Nel 1970 la produzione del marchio Metzger cessò ed il giro di vendite fu assorbito dalla Birra Dreher di Trieste. Nel 1975 essa chiuse anche la fabbrica ed al suo posto sorse un supermercato, tuttora presente.
Nel Dicembre 2014 il marchio Metzger venne ceduto ad un imprenditore torinese per il rilancio del brand, e nel 2015 il birrificio artigianale Soralamà ha rimesso in commercio la birra Metzger, utilizzando marchio e ricetta originali.