4 Gennaio 2016
Birra Sempione: la storia di un marchio che fu!
Nel 1854 nacque ad opera di Giovanni Beretta la Birreria Nazionale Locarno (dal nome della località in cui sorse). Pur nascendo nel Canton Ticino divenne presto italiana e, diversamente dalle decine di birrerie nate tra il 1800 ed il 1900 dalla vita molto breve, ebbe una vita centenaria. Cessò infatti la sua attività solo nel 1974 dopo essere stata acquisita dal gruppo Wührer.
La direzione dell’azienda passò dopo pochi anni dalla nascita nelle mani di Efrem Beretta, figlio di Giovanni che, chiamato come esperto anche per la fondazione della Sarda Ichnusa, fu sempre molto attento ai progressi della tecnica. Infatti fu tra i primi a sostituire i carri trainati dai cavalli con autocarri a vapore.
Finita la prima guerra mondiale con le fisiologiche conseguenze negative che essa portò, Efrem Beretta cercò di portare a termine un accordo con la Birreria Ghiglione di Borgomanero, le cui trattative si arenarono però di fronte a contrasti personali. Efrem Beretta allora acquistò il vecchio convento di Pallanza trasformandolo in birreria. Nacque così il 4 Ottobre 1921 la “Società per azioni Birra Sempione”.
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Nel 1923 venne interrotta l’importazione di birra dal Canton Ticino e venne inaugurata la produzione locale. Durante le due guerre, per far fronte alle difficoltà economiche venne deciso di unire le due birrerie di Pallanza e Borgomanero concentrando la produzione nella prima località. Nel frattempo la birreria cambiò più volte la denominazione, prima in “Birra Nazionale” e poi in “Birra Pallanza”.
Dopo la morte di Efrem Beretta ci fu una riorganizzazione societaria tra i rappresentati della generazione seguente: Achille Beretta assunse il ruolo di direttore commerciale, con i fratelli Martino direttore tecnico ed Efrem Junior nel consiglio d’amministrazione.
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Comunque sia le difficoltà della seguente guerra mondiale condizionarono ancora per qualche anno il commercio birrario, e quindi la condotta della Birra Sempione.
A partire dalla metà degli anni ’50 si iniziarono a vedere però gli effetti del “boom” economico.
Dal 1956 Efrem Beretta Jr. affidò la parte tecnica all’ Ing. Jacques Richard, che aveva già acquisito esperienza in Francia, Svizzera e Indocina. Ciò portò un aumento della produzione annua, che superò i 20.000 ettolitri.
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Nel 1968 ci fu un avvenimento che cambiò per sempre la storia della birra Sempione, infatti a controllo dei numerosi centri di vendita sorti nel territorio nazionale venne nominato il dott. Giovanni Santambrogio, proprietario della Boario. Ciò provocò in pochi anni un aumento vertiginoso della produzione.
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Il 1972 però segnò la fine di questo breve periodo di successo, presentandosi la necessità di un risanamento. Fu così che la società Birra Sempione, dopo cinquant’anni di appartenenza alla famiglia Beretta di Locarno, passò al Gruppo Santambrogio che a sua volta vendette nel 1974 al Gruppo Wührer che cessò subito ogni attività della Birra Sempione, continuando tuttavia ancora oggi a commercializzare il prodotto con il marchio “Simplon”.