Numero 40/2019

5 Ottobre 2019

Curiosità dall’Oktoberfest!

Curiosità dall’Oktoberfest!

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Anche quest’anno è arrivato il tanto atteso appuntamento dell’Oktoberfest, la più grande manifestazione al mondo dedicata alla birra, che puntualmente attrae a Monaco di Baviera milioni di persone provenienti da tutto il Paese e da tutto il mondo.

Si sa, la birra è onnipresente in Germania, basti pensare che per dire “non è affar mio” i tedeschi usano l’espressione das ist nicht mein Bier, che si traduce letteralmente con “questa non è la mia birra”. Inoltre, il Paese vanta un’ampia varietà di birre, che si distinguono per particolari caratteristiche, dal colore alla gradazione alcolica e addirittura dal tipo di bicchiere nel quale vengono servite.

Ecco, quindi,  una piccola guida per tutti coloro che vogliono prepararsi all’evento o hanno la curiosità di imparare tutto ciò che c’è da sapere sulle birre tedesche.

 

Quali sono i diversi tipi di birra in Germania?       

 

Le birre tedesche sono limitate nei loro ingredienti dalla legge della purezza (Reinheitsgebot), un editto emanato nel 1516 dal duca bavarese Guglielmo IV e suo fratello Ludwig X al fine di garantire la qualità della birra. Tale legge imponeva che la bevanda venisse prodotta utilizzando solo acqua, malto e luppolo (il lievito non veniva citato perché l’esatta modalità d’azione nel processo della sua produzione non era ancora nota a quel tempo). Oggigiorno una classificazione delle birre tedesche viene fatta in base alla densità iniziale del mosto (ad esempio, una birra con una densità iniziale del 12% contiene 120 grammi di estratto in 1.000 grammi di liquido):

 

  • la Einfachbier ha una densità iniziale che va dall’1,5 al 6,9%
  • la Schankbier ha una densità iniziale che va dal 7,0 al 10,9%
  • la Vollbier ha una densità iniziale che va dall’11,0 al 15,9%
  • la Starkbier ha una densità iniziale che va dal 16,0% in su.

 

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Le birre tedesche: una panoramica

Kölsch:
  • la Kölsch è una birra chiara, filtrata e ad alta fermentazione.
  • la tradizione vuole che si beva in un bicchiere da 0,2 litri stretto, cilindrico e dalle pareti sottili, comunemente chiamato Kölschglas, “bicchiere da Kölsch”.
  • le tre birre Kölsch più bevute sono la Reissdorf, la Gaffel e la Früh.

 

Lager/Export:
In passato, tutte le Vollbier a bassa fermentazione con una densità iniziale compresa tra l’11% e il 14% venivano chiamate “birre lager”. In Inghilterra questa definizione è rimasta immutata fino ad oggi, in Germania, invece, il significato del termine è cambiato negli ultimi secoli:
 
  • le Lager sono tutte le birre a bassa fermentazione al di sotto del 12% di densità iniziale che non sono classificate come Pilsener.
  • dal 12% di densità iniziale in su, le birre vengono definite Export. Come suggerisce il nome, questo tipo di birra è destinata a trasporti di lunga durata ed è quindi tradizionalmente più forte, in modo che abbia una durata di conservazione più lunga.
  • le birre Lager e Export possono essere chiare o scure e vengono bevute principalmente in Baviera. Le Lager vengono spesso servite in un bicchiere, mentre le Export vengono servite in un boccale di vetro con il manico.
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Bockbier:
  • le Bockbier sono birre forti, sia ad alta che a bassa fermentazione, ma anche birre di frumento con una densità iniziale del mosto che supera il 16% e una gradazione alcolica dal 6,5% in su.
  • bock in tedesco significa “caprone” e spesso ritroviamo questo animale sulle etichette delle Bockbier, ma il nome della birra non ha nulla a che fare con l’animale.

 

Malzgetränk (Malzbier):
  • non tutti sanno che la Malzbier, birra di malto (almeno quella senza zuccheri aggiunti) è una birra a tutti gli effetti: questa Vollbier ad alta fermentazione ha una densità iniziale dell’11,7%. Dato che il lievito viene aggiunto a circa 0 gradi Celsius, la birra di malto fermenta pochissimo e può essere classificata come analcolica.
  • le marche più note di birra di malto sono Vitamalz e Karamalz.
Pils(e)ner Bier o, in breve, Pils:
  • la Pils è una birra a bassa fermentazione con una densità iniziale massima del 12,5% e con un maggiore contenuto di luppolorispetto ad altri tipi di birra.
  • il nome dalla città boema di Pilsen, anche se non è stata inventata da un abitante di Pilsen, bensì da un bavarese. Oggi la Pils è la birra più bevuta in Germania.
  • alcuni marchi popolari di birra Pils sono: Beck’s, Bitburger, Flensburger, Jever, Krombacher, Radeberger, Warsteiner, Wernesgrüner e, naturalmente, Pilsner Urquell.         
Schwarzbier:
  • la Schwarzbier è una birra a bassa fermentazione con una densità iniziale minima dell’11%; si tratta quindi di una Vollbier. Il suo colore scuro e profondo deriva dall’uso di malti speciali, scuri o tostati, per cui anche questa birra viene prodotta seguendo la legge sulla purezza.
  • la Schwarzbier si beve spesso in un apposito bicchiere, lo Schwarzbierpokal.
  • una nota marca di Schwarzbier è la Köstritzer.
Weizenbier:
  • la Weizenbier viene prodotta con frumento e/o malto di frumento. È molto popolare in Baviera, dove viene prodotta ad alta fermentazione e ha generalmente una densità iniziale tra l’11 e il 14%; viene tradizionalmente servita in bicchieri stretti e lunghi, dalla forma speciale.
  • la Berliner Weisse, invece, è una Schankbier ad alta fermentazione prodotta con una miscela di malto d’orzo e di grano e batteri lattici che le conferisce un sapore acido; viene solitamente servita in una coppa larga con piede, in cui viene aggiunto dello sciroppo. Si versa in un primo momento mezza bottiglia di Weisse e poi l’altra metà, più lentamente.
Proverbi tedeschi che hanno a che fare con la birra        
E per chi volesse prepararsi all’occasione imparando anche delle frasi ad effetto o qualche modo di dire particolare legato alla birra non c’è che l’imbarazzo della scelta. In Germania, infatti, la forte tradizione legata a questa bevanda non ha influenzato solo la cultura del bere, ma anche il modo di parlare, con i seguenti proverbi:

 

  • Da ist Hopfen und Malz verloren (lett. “luppolo e malto sono sciupati”).  È un detto che i tedeschi usano per indicare che non c’è più niente da fare. Deriva naturalmente dal processo di produzione della birra: una volta che il luppolo e il malto sono rovinati, non servono più a nulla.
  • Kein Bier vor Vier (lett. “Niente birra prima delle quattro”). Questa “regola” viene osservata con discreta elasticità.
  • Bier auf Wein, das lass sein; Wein auf Bier, das rat ich dir (lett. “La birra dopo il vino, lascia perdere. Il vino dopo la birra, te lo consiglio.”) Il succo della questione? Fate attenzione all’ordine con cui consumate bevande con diversa gradazione.

 

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Redazione Giornale della Birra
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