Numero 33/2021

21 Agosto 2021

Il più antico birrificio di Maastricht: Brand Bierbrouwerij, Paesi Bassi

Il più antico birrificio di Maastricht: Brand Bierbrouwerij, Paesi Bassi

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Tratto da La birra nel mondo, Volume I, di Antonio Mennella-Meligrana Editore

Brand

(Brand Bierbrouwerij) Wijlre/Paesi Bassi

Ubicata poco a est di Maastricht, si vanta di essere l’azienda birraria più antica del Paese. Documenti risalenti al 1340 infatti attestano l’esistenza di una fabbrica di birra nel villaggio di Wijlre, luogo prescelto per la purezza dell’acqua di sorgente.

Prese la denominazione attuale nel 1871, allorché fu rilevata da Frederick Edmond Brand, ex costruttore ferroviario: un acquisto voluto espressamente dalla moglie, originaria di Wijlre. Nel 1989 passò sotto il controllo della Heineken, mantenendo comunque una buona autonomia; e tuttora è diretta dai discendenti della famiglia Brand.

Produce più di 500 mila ettolitri l’anno con l’acqua pompata a notevole profondità sotto lo stabilimento. Si tratta di un’acqua purissima, filtrata dal passaggio attraverso strati di gesso, ghiaia e sabbia. La Brand infine non ricorre alla pastorizzazione, particolare non certo insignificante per la birra.

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La gamma si apre con due pilsner di puro malto intensamente aromatiche.

Brand Pilsener, premium pils di colore dorato chiaro (g.a. 5%). La carbonazione media si esprime con una schiuma fine e densa, stabile e aderente. Il luppolo segna blandamente l’olfatto. Il corpo è rotondo, di una morbidezza fin troppo scorrevole. Il delicato sapore amaro sembra quasi neutro. Il retrolfatto amarognolo ha una persistenza piuttosto lunga.

Brand UP, super premium pilsner di colore giallo paglierino luminoso (g.a. 5,5%). La sigla UP sta per Urtyp Pilsener, e intende sottolineare che si tratta di un prodotto rigorosamente conforme all’originale. Con una morbida effervescenza, la spuma emerge alta, soffice, con lenta dissoluzione. La pesante luppolizzazione si fa subito notate al naso. Dal corpo medio, di consistenza acquosa, defluisce un gusto che attacca il palato con impressioni di malto. La durata è però breve, perché presto comincia a prendere quota un delicato amarore che rimane sino al finale disteso, lento e cadenzato, quasi un monito a verificare la corrispondenza con la vecchia birra di Pilsen.

Seguono quattro prodotti dall’alcolicità sostenuta.

Brand Imperator, traditional bock di colore ambrato (g.a. 6,5%). Viene prodotta tutto l’anno, con tre tipi di malto (chiaro, scuro e Monaco). La carbonazione è media; la schiuma, densa, solida, di scarsa durata. L’aroma diffonde un malto attraente. Il corpo pieno, rotondo sorregge un soffice e pulito gusto di malto dolce che scompare languidamente nel retrolfatto amarognolo, dove prende una punta di acido.

Brand Dubbelbock, doppelbock di colore rosso con riflessi rubino (g.a. 7,5%). La commercializzazione comincia all’inizio dell’inverno. Con un’effervescenza moderata, la schiuma non abbonda, è comunque compatta e persistente. All’intenso aroma fruttato, con decise note di malto, tiene dietro un gusto fruttato e ancora di malto, ricco, dolce, quasi burroso. Il corpo esibisce una pregevole tessitura cremosa. La persistenza retrolfattiva, abbastanza lunga, propone cordiali impressioni alcoliche.

Brand Meibock, maibock, a fermentazione alta, di colore tra il dorato e il bronzeo (g.a. 6,5%); conosciuta anche come Brand Lentebock. Fu aggiunta nel 1994 come offerta per la primavera. La schiuma bianca, bassa e di media stabilità, è gestita da una carbonazione quasi piana. L’aroma si schiude cremoso e speziato, con tenui sentori di mela verde. Il corpo medio presenta una trama puttosto sottile. Il gusto dolce di malto evidenzia note amare di agrumi. Verso il finale, prendono il sopravvento sensazioni di lievito e chiodi di garofano.

Brand Sylvester, belgian strong dark ale di colore rosso con riflessi ramati (g.a. 7,5%); rifermentata in bottiglia. È un prodotto da pieno inverno. L’effervescenza media origina una spuma bianco sporco scarsa ed evanescente. L’aroma fruttato palesa una lieve propensione per il dolce, con qualche accenno floreale e di spezie leggere. Anche il gusto, nel corpo rotondo di consistenza tra grassa e acquosa, ha un dolciastro di frutta, stemperato però da un lievito piuttosto piccante. Solo dal retrolfatto spunta una decisa impressione amarognola.

Brand Oud Bruin, oud bruin di tradizione olandese, in base a una vecchia ricetta dell’azienda (g.a. 3,5%). Viene realizzata a bassa fermentazione e ha un colore bruno rossiccio. L’effervescenza moderata genera una spuma color caramello, soffice e cremosa. L’aroma è distintamente improntato alle spezie, con qualche tocco di caramello e pane di segale. Dal corpo, decisamente leggero e con una trama appiccicosa, viene fuori un gusto appena dolce, morbido e improntato al malto. Nel finale spicca una piacevole suggestione di caffè.

 

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Antonio Mennella
Info autore

Antonio Mennella

Sono nato il primo gennaio 1943 a Lauro (AV) e oggi risiedo a Livorno.
Laureato in giurisprudenza, sono stato Direttore Tributario delle Dogane di Fortezza, Livorno, Pisa, Prato.
 
La scrittura è sempre stata una delle mie passioni, che è sfociata in numerose pubblicazioni di vario genere, alcune specificatamente dedicate alla birra. Gli articoli riportati sul Giornale della Birra sono tratti da La birra nel mondo, in quattro volumi, edita da Meligrana.

Pubblicazioni: 
Confessioni di un figlio dell’uomo – romanzo – 1975
San Valentino – poemetto classico – 1975
Gea – romanzo – 1980
Il fratello del ministro – commedia – 1980
Don Fabrizio Gerbino – dramma – 1980
Umane inquietudini – poesie classiche e moderne – 1982
Gigi il Testone – romanzo per ragazzi – 1982
Il figlioccio – commedia – 1982
Memoriale di uno psicopatico sessuale – romanzo per adulti – 1983
La famiglia Limone, commedia – 1983
Gli anemoni di primavera – dramma – 1983
Giocatore d’azzardo – commedia – 1984
Fiordaliso – dramma – 1984
Dizionario di ortografia e pronunzia della lingua italiana – 1989
L’Italia oggi – pronunzia corretta dei Comuni italiani e nomi dei loro abitanti – 2012
Manuale di ortografia e pronunzia della lingua italiana – in due volumi – 2014
I termini tecnico-scientifici derivati da nomi propri – 2014
I nomi comuni derivati da nomi propri – 2015
 
Pubblicazioni dedicate alla BIRRA:
La birra, 2010
Guida alla birra, 2011
Conoscere la birra, 2013
Il mondo della birra, 2016
 
La birra nel mondo, Volume I, A-B – 2016
La birra nel mondo, Volume II, C-K -2018
La birra nel mondo, Volume III, L-Q – 2019
La birra nel mondo, Volume IV, R-T – 2020
 La birra nel mondo, Volume V, U-Z– 2021
Ho collaborato, inoltre, a lungo con le riviste Degusta e Industrie delle Bevande sull’origine e la produzione della birra nel mondo.