Numero 28/2021
17 Luglio 2021
La più grande azienda birraria del Bolive: Cervecería Boliviana Nacional
Boliviana Nacional
(Cervecería Boliviana Nacional) La Paz/Bolivia
Fondata nel 1877, col nome di Wolf & Cia, da Alejandro Wolf, fu successivamente ribattezzata Cervecería America e infine Cervecería Nacional.
Nel 1886 la Cervecería Nacional si fuse con la Cervecería Americana nella città di La Paz e nacque la Cervecería Boliviana Nacional.
All’inizio del 1900 l’azienda si trasferì nei pressi della stazione ferroviaria, e la sua birra, pian piano, cominciò a conquistare tutto il Paese, per cui prese il nome di Paceña, volendo sottolineare che veniva prodotta nella città di La Paz.
Negli anni Cinquanta si adeguò all’inarrestabile processo tecnologico e, nel nuovo secolo, incorporò, per fusione, diverse fabbriche di birra.
Oggi la Cerveceria Boliviana Nacional, appartenente alla AB-InBev, è la più grande azienda birraria del Paese, con ben otto fabbriche (a La Paz, El Alto, Santa Cruz, Cochabamba, Oruro, Tarija) e riesce a offrire prodotti qualitativamente competitivi.
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Paceña Pilsener La Paz, pilsner di colore dorato chiaro (g.a. 4,8%). Con una carbonazione abbastanza vicace, la spuma fuorisce di medie dimensioni e di altrettanta media durata. L’aroma è tutto del malto, che comunque lascia spazio a qualche labile sentore di erba, frutta, agrumi, luppolo floreale. Il corpo non si scosta tanto da una consistenza leggera, che peratro risulta molto acquosa. Il gusto sa di malto, fieno, miele, pera, grano; possiede comunque quel tocco di amarore che lo rende asciutto, pulito, rinfrescante. Il finale indugia parecchio in un’impressione anonima, quasi a voler coprire la mancanza di un qualsiasi retrolfatto.
Paceña Centenario, lager di colore biondo (g.a. 5,2%); lavorata con aggiunta di riso. L’effervescenza è da media a bassa; la schiuma, di grana molto minuta, mostra buona stabilità. L’aroma è di un gradevole malto. Anche il gusto, nel corpo molto sottile e di trama acquosa, avverte il cereale; ma, verso la fine della corsa, assume note pungenti, lasciando nel corto retrolfatto una suggestione asciutta e luppolizzata.