18 Febbraio 2015
Patrick McGovern: l’Indiana Jones delle birre!
Avevamo già visto birre dell’antichità come quella ricavata da un fossile di balena di 35 milioni di anni fa e la Egtved’s Girl, la birra preistorica, ma c’è chi ha deciso di specializzarsi nel ricreare birre e bevande dell’antichità. Si tratta di Patrick McGovern, direttore scientifico del Laboratorio di archeologia biomolecolare della cucina, delle bevande fermentate e della salute al Museo dell’Università della Pennsylvania di Philadelphia, che grazie a dei semplici frammenti di residui fossili di bevande trovate nelle tombe e nelle rovine è capace di ricreare birre di secoli fa. Non a caso è soprannominato l'”Indiana Jones delle antiche bevande”.
Da dei semplici frammenti è possibile trovare i marcatori naturali degli antichi ingredienti, ad esempio l’acido tartarico indica la presenza di uva nel composto, mentre l’ossalato di calcio indica la presenza di birra d’orzo. Si è inoltre dedotto che l’industria del vino, della birra e dell’idromele fossero inseparabili; per assicurarsi che la fermentazione non si interrompesse gli antichi prendevano tutto ciò che contenesse zucchero e lo mischiavano insieme.
Una delle prime birre ricreate da McGovern è la Midas Touch, una curiosa combinazione di vino, birra d’orzo e idromele, ricreata da residui trovati su vasi di bronzo trovati appunto nella tomba di Mida in Turchia nel 700 a.c. dove erano presenti anche residui di cibo, agnello o capra arrosto, che indicavano un banchetto in corso. Ricreare questa antica birra era anche un modo per ricreare l’atmosfera di quel banchetto antico. La Midas è prodotta da Dogfish Brewery che ha utilizzato miele greco prodotto dai fiori di timo e il migliore zafferano per ricreare l’amaro della bevanda (voglio ricordare che il luppolo venne utilizzato solo dal 700 d.c.). Il gusto secondo McGovern è simile al vino bianco, una birra da abbinare al pesce.
Tra le altre birre ricreate c’è la Theobroma, prodotta da alcuni frammenti di ceramica trovati in Honduras e risalenti al 1400 a.c., dall’inconfondibile aroma di cacao, l’Etrusca, ottenuta da residui provenienti dalle tombe del centro Italia risalenti al 2800 a.c. e che tra i suoi ingredienti presentava malto d’orzo, melograno, grano cimelio, farina di nocciole e persino mirra e la Chateau Jiahu ottenuta da frammenti rinvenuti nel villaggio di Jiahu, nella provincia di Henan in Cina, risalenti al 9000 a.c. che indicano che la ricetta originale prevedesse l’uso di riso, miele e frutta. Tutte queste birre sono prodotte da Dogfish Brewery.