Numero 01/2021
9 Gennaio 2021
USA: Lakefront, il birrificio che cambio la fama della sua città
Tratto da La birra nel mondo, Volume III, di Antonio Mennella-Meligrana Editore
Lakefront
(Lakefront Brewery) Milwaukee, Wisconsin/USA
Nacque nel 1987 in un vecchio forno di Riverwest, vicino a Milwaukee, rimanendo lì fino al 2000. Fu opera dei fratelli Russ e Jim Klisch.
Questo birrificio può senz’altro essere considerato uno dei diversi produttori artigiani che negli ultimi tempi, con le loro birre robuste e di sapore intenso, hanno finalmente sfatato la fama di Milwaukee “città dalla birra acquosa”.
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È molto vasta la gamma di questa azienda innovativa, benché spesso il nome di un prodotto non rifletta la tipologia. Senz’altro interessanti si rivelano anche le etichette, con soggetti del tutto singolari, disegnate da un celebre birraio artigiano, Randy Mosher. Mentre alcune birre portano il nome di quartieri di Milwaukee.
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Lakefront Cream City Pale Ale, american pale ale di colore ambrato e dall’aspetto leggermente velato (g.a. 5,6%). Con una media effervescenza, la schiuma biancastra emerge minuta, folta, cremosa, di ottima allacciatura. Al naso, si mettono subito in evidenza i forti profumi dell’aromatico e fruttato luppolo americano Cascade, utilizzato in dry hopping nella fermentazione secondaria. Il corpo, da leggero a medio, presenta la classica consistenza a chiazza di petrolio. Un gusto armonioso di malto scivola a proprio agio sul fondo amaro di luppolo. Il finale, delicatamente speziato e asciutto, accenna alla frutta e al caramello tostato. Nel retrolfatto, le sensazioni di frutta vengono affiancate da un luppolo agrumato estremamente rinfrescante.
Di tipo più tradizionale, ispirati alla scuola tedesca, sono invece i prodotti seguenti. Da annotare, a proposito, che dal 2013 la Lakefront offre di notte, nella sua Lakefront Brewery Beer Hall, tipici piatti tedeschi rigorosamente preparati a mano.
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Lakefront Klisch Pilsner, pilsener di colore oro limone e dall’aspetto lievemente torbido (g.a. 5,42%). La carbonazione è abbastanza sostenuta; la schiuma appare in un’attraente corona bianca, spessa e duratura. L’aroma sparge eleganti profumi di luppolo e malto fruttato. Benché di buona struttura, il corpo ostenta una pregevole leggerezza, nella sua consistenza ai limiti dell’acquosità. Il gusto, inizialmente, fluisce all’insegna di un malto dolce; si evolve, poi, in note secche e amarognole per chiudere la corsa con perfetta pulizia. Il sufficiente retrolfatto è piacevolmente luppolizzato.
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Lakefront Eastside Dark, dunkel di colore nocciola carico e dall’aspetto alquanto velato (g.a. 5%). L’effervescenza è piuttosto vivace; la schiuma, di un beige spento, un po’ cremosa e sufficientemente stabile. L’aroma esala insistente, di malto tostato, caffè, cioccolato, pane cotto, frutta secca, caramello, fumo. Il corpo tende al leggero, in una consistenza oleosa pressoché appiccicosa. Il gusto, pronunciatamente segnato dalle tostature, scivola denso e abbastanza dolce sulla morbida base amara di luppolo. Il corto finale, dal lievissimo carattere legnoso, introduce un discreto retrolfatto in cui le suggestioni tostate e terrose portano decisa l’impronta della secchezza.
Lakefront Riverwest Stein, amber lager/vienna di un intenso colore ambrato e dall’aspetto intorbidato dai lieviti (g.a. 5,6%); con abbondante quantità di caramello e una minima percentuale di orzo non sottoposto a maltaggio. Il termine Stein invece si riferisce al particolare bicchiere per la degustazione. Con una vivace effervescenza, la schiuma, di un bianco sporco, erompe imponente, sottile, di buona durata. L’aroma si apre invitante, di caramello cremoso, in primo piano, seguito da sentori burrosi, di pino, lievito, pane appena sfornato, sciroppo di mais, malto tostato, luppolo speziato. Il corpo medio presenta una consistenza tra grassa e oleosa. Il caramello ritorna al palato, tra acri note di fumo e di bruciato che apportano un’asciuttezza pulita. Il finale esuberante palesa la rievocazione di un fruttato secco. Il retrolfatto propone una punta di acido annacquata dalla dolcezza del malto.
Ma c’è dell’altro. Nel 1992, con le famose ciliege della Door County, nacque la Lakefront Cherry Lager, la birra di San Valentino.
Nel 1996 fu lanciata la Lakefront Organic ESB, la prima birra biologica certificata negli Stati Uniti. Contemporaneamente, aveva inizio la collaborazione con gli agricoltori del Wisconsin per la coltivazione di luppolo biologico.
Anche la seconda birra di zucca del Paese, la Lakefront Pumpkin Lager, divenuta la stagionale più venduta della casa, uscì dall’impianto della Lakefront.
Ma la vera fortuna dell’azienda fu la Lakefront New Grist, la gluten-freee elaborata con sorgo nel 2005.
Da annotare infine che la Lakefront ha una forte presenza al Summerfest di Milwaukee, con un proprio padiglione per la vendita delle birre.